Elena ha un coltello stretto in tasca

 

Elena ha un coltello stretto in tasca

attenta che nessuno glielo veda

come un portafortuna la mano lo cerca

e silenzioso le riscalda le dita

quando lui la squadra con rabbia

o l’altro con occhi liquidi di sesso

 

Elena non sa non ricorda

forse il regalo di un sogno

di albe nascoste nel cuscino

o di tramonti solitari al capolinea del bus

quando una strada è così passata

da farsi prendere dalle catene del ritorno

 

Elena guarda il finestrino strusciare le case

marciapiedi rugginosi annunciano muri

senza più colori né voglie

nemmeno una scritta d’amore

ma scarabocchi del tempo

e graffi di sole e di vento.

 

Elena sorride, un soffio su tela

qualcuno stasera dirà

che una donna felice è una donna che sogna

mentre la cucina sporca di tutti i domani

aspetta una nuvola

da piangere sui piatti.   

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